AUTISMO E BULLISMO : Presentazione libro Mago Oreste Magie Ed Incantesimi per educare alla diversità

il ricavato dell'autrice andrà all'associazione

AutismoMilleOpportunità 28/01/2025 0

𝐔𝐧𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭à 𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞!

Siamo felici di condividere un'iniziativa speciale realizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa Rurale Battipaglia.

"A lezione dal Mago Oreste, magie, pozioni ed incantesimi per educare alla diversità" è il titolo del libro scritto da Valentina BriBre, Presidente dell'Associazione Autismo Mille Opportunità, con le illustrazioni della giovanissima Federica Pinna Kikka.

Valentina BriBre è stata protagonista dell’iniziativa “AssociazionixIdee”, fortemente voluta dal Presidente Federico Del Grosso, un progetto che promuove la partecipazione attiva e la creazione di valore sociale attraverso associazioni e realtà del terzo settore territorio.

Il libro sarà presentato il 31 gennaio alle ore 17:00 presso l'Hotel Palace (via Napoli 29, Battipaglia).

Un evento per riflettere ed educare

L’opera affronta temi fondamentali come l’autismo, il bullismo e la complessità dell’inclusione. Attraverso una fiaba pensata per i più piccoli, il libro punta a sensibilizzare ed educare alla diversità, dando voce alle sfide di chi vive esperienze di esclusione.

L’Associazione Autismo Mille Opportunità, con sede a Salerno, da anni si impegna a divulgare, formare e sostenere famiglie, giovani ed educatori nel complesso mondo dell’autismo.

Un gesto concreto di solidarietà

Il ricavato spettante all’autrice dalla vendita del libro sarà devoluto interamente all’Associazione, per sostenere progetti dedicati ai bambini autistici.

Vi aspettiamo per un momento di riflessione e condivisione su questi temi.

#Inclusione #Diversità #Autismo #FondazioneCassaRuraleBattipaglia #AssociazionixIdee

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AutismoMilleOpportunità 11/03/2024

L'AUTISMO SPIEGATO AI BAMBINI DALLA DOTT.SSA TURTURICI

La nostra Associazione ha creato in occasione della settimana sulla consapevolezza dell'autismo,indetta dal Comune di Salerno dal 2 al 9 aprile 2024 ,un progetto dedicato e rivolto alle scuole primarie  : "AUTISMO IN RIMA".

In classe sarà proiettato un filmato nel quale i ragazzi autistici spiegheranno "Cos'è l'autismo" (chi meglio di questi ragazzi conosce l'autismo ?) verrà narrata la storia di questa giornata dedicata all'autismo ed infine, leggeranno in classe una poesia.

Seguirà poi, il laboratorio creativo poetico a cui gli alunni parteciperanno in piccoli gruppi.

Data l'età e la curiosità insita nei bambini,  il nostro team ha fornito un vademecum,una possibile guida orientativa volta a rispondere a domande e dubbi.

Riportiamo fedelmente il testo presente nel progetto creato dalla Dott.ssa ANNALISA TURTURICI

CHE COS’E’ L’AUTISMO SPIEGATO AI BAMBINI :

“Quello che devi sapere sul comportamento di un/a bambino/a autistico/a.”

Di Annalisa Turturici

Ci sono alcuni bambini che si comportano in modi diversi dagli altri. Questi bambini potrebbero essere autistici. Ma cosa vuol dire essere autistici?

Immagina di avere una macchina speciale nel tuo cervello che ti aiuta a capire il mondo.

Per alcuni bambini, questa macchina funziona un po’ diversamente. Per esempio,potrebbero non piacergli i rumori forti o le luci brillanti. Altri potrebbero avere difficoltà a

capire cosa stanno pensando le persone o a parlare con loro.

Quindi, i bambini autistici potrebbero:

  1. Non amare troppo il contatto fisico o gli abbracci.
  2. Preferire avere routine precise e non piacergli i cambiamenti improvvisi.
  3. Fissarsi su certi argomenti o interessi, come treni o dinosauri.
  4. Avere difficoltà a comunicare con le parole o a capire gli sguardi delle persone.
  5. Essere molto bravi in alcune cose, come disegnare o ricordare tante informazioni.

Questi comportamenti accadono perché il cervello dei bambini autistici funziona in modo diverso. Non è qualcosa di cattivo o sbagliato, è solo diverso. Ecco perché è importante essere gentili e comprensivi verso i bambini autistici, così come con tutti gli altri. Possono avere talenti speciali e insegnarci molte cose interessanti!

                                                                         

Annalisa Turturici, Psicologa.































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AutismoMilleOpportunità 23/03/2024

AUTISMO : LO ZAINO ABBANDONATO storia fantastica scritta da una mamma

Lo Zaino abbandonato

Percorrendo la strada di ritorno da scuola, tra i giardini che costeggiano il viale di casa, Simone e Luca scorgono qualcosa a terra sul marciapiede; incuriositi, si avvicinano e notano un oggetto colorato che fa capolino da dietro una panchina del grande viale alberato e scoprono che dietro a un cespuglio c'è qualcosa che sembra essere uno zaino. Simone lo afferra e senza esitare lo appoggia sulla panca per ispezionarlo.

D'un tratto sentono una voce venire da lontano, ma ascoltando meglio, si rendono conto che la voce proviene proprio dall'interno dello zaino.

Ehi ragazzino, fai piano, potresti strapparmi le giunture con questa forza, sai, sono qui all'intemperia da diverso tempo.

I due amici si guardano attoniti e increduli. Alzando le spalle e con volto meravigliato, Luca si rivolge all'amico: 

ma hai sentito anche tu Simone? Lo zaino ha parlato? 

Si, si...ha proprio parlato, ma com'è possibile? E manco a dirlo, la voce si ripete:

Si, si sono io che parlo, non abbiate paura, sono innoquo.

Ho bisogno del vostro aiuto, vi prego aiutatemi, aiutatemi...

I due ragazzi guardandosi, sorridono ancora increduli e gli chiedono di cosa avesse bisogno. Dicci pure zaino, esclama Simone; siamo qui, parla. 

Avrei un desiderio, vorrei che mi portaste dal mio proprietario...lui ha dovuto abbandonarmi e io qui dentro ho delle cose importanti che gli potrebbero servire.

Davvero! Esclama Luca. E come mai ti ha lasciato qui?

Adesso vi spiego meglio amici miei: ribatte lo zaino.

Purtroppo qualcuno lo ha deluso e allora si è convinto che non ha più bisogno di me.

Lui è un proprietario molto speciale, non sa parlare bene, ma sorride sempre ed è tanto affettuoso.

Tutti dicono che vive in una bolla, che però hanno creato gli altri perchè non lo capiscono. Non tutti ci riescono!

Fa di tutto per farsi amare, ma in tanti non sanno leggergli nel cuore. Io qui dentro porto le istruzioni per chi vuole amarlo ed accorglierlo, per farlo sentire uguale agli altri.

Mi manca tanto, ma proprio tanto!

Simone e Luca commossi gli chiedono il nome di questo proprietario così speciale.

Lo zaino semplicemente risponde:

E' nello sguardo sfuggente di un bambino, nei suoi goffi e teneri abbracci, nelle sue stranezze, nelle sue paure e difficoltà, cercatelo fortemente e apritegli i vostri cuori, abbracciatelo con amore, a lui basta una carezza, un sorriso tenero e sincero, poi prendetelo per mano e accompagnatelo nel mondo. 

Lui si chiama AUTISMO e non abbiate paura, non è contagioso.

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AutismoMilleOpportunità 27/03/2024

AUTISMO: GIUSTIZIA PER YASSINE,COMUNICATO STAMPA
Yassine é mio figlio,è tuo figlio,è figlio di tutti noi.
Yassine é un bambino(perché a 16 anni i ragazzi autistici sono ancora bambini), morto nell'indifferenza e nell'ingiustizia di una società che non ama la diversità,che non è preparata ad accoglierla nè tantomeno è disposta a farlo.
Riportiamo fedelmente un estratto dal sito https://www.lindipendente.online/2023/06/27/mi-chiamavo-yassine-sono-morto-a-16-anni-nellindifferenza-delle-istituzioni/  nel quale è narrata questa orribile tragedia:
"Nel novembre 2021 Yassine ha 16 anni e frequenta l’Istituto Golgi di Brescia. È un ragazzo con qualche difficoltà in più dei coetanei, perché affetto da grave disturbo dello spettro autistico associato a sindrome di Tourette. Patologie che lo rendono invalido e “con necessità di assistenza continua, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita”. La mattina del 24 novembre Yassine si trova a scuola, ma vuole tornare a casa. Con lui ci sono Nicola, l’assistente ad personam, e Ornella, l’insegnante di sostegno. Provano a convincere Yassine a rimanere in classe, ma lui non ne vuole sapere, così scatta in piedi e fugge. Corre in strada, Nicola lo insegue, chiama aiuto, qualcuno forse pensa a una rissa e chiama la polizia. Nel mentre, un bidello chiama la madre di Yassine, Amina, che si precipita a scuola. Arriva nemmeno 20 minuti dopo, solo per trovare suo figlio circondato da agenti, «inginocchiato come una bestia, mani e piedi ammanettate, la faccia premuta per terra». Il trauma di Yassine è irreversibile. Le uniche parole che pronuncerà nelle settimane successive sono il nome della madre e “per favore non picchiatemi”. Un calvario che culminerà nella serata del 19 dicembre, quando il ragazzo, probabilmente in stato alterato per via dei farmaci che assumeva in seguito al trauma subito, cadrà dalla finestra del suo appartamento, morendo poco dopo in ospedale. Ad un primo sguardo, la storia appare come l’inanellarsi di una serie di fatalità, una dietro l’altra. Ma grattando appena la superficie, emerge un chiaro quadro di fallimento delle istituzioni, in primis quelle scolastiche."
Fiumi di lacrime hanno così invaso i volti di tutti i nostri collaboratori. Rimasti inermi e sconvolti  nell'apprendere quanto accaduto ma soprattutto carichi di rabbia per l'abbandono che questa famiglia ancora tutt'oggi vive.
Quanta rabbia è scaturita in noi constatando che nella manifestazione del 23 marzo,svolta per ottenere giustizia per Yassine ed organizzata dall'Associazione :"Diritti per Tutti" di Brescia , erano presenti pochi italiani ed in numero più corporso,stranieri ..perchè ?
"Perché questo lutto ha una nazionalità?"
"Questo lutto ha un colore o una bandiera ?"
Noi associazioni che ci occupiamo di autismo avremmo dovuto conoscere questa vicenda,avremmo dovuto occuparcene.
Ma ciò non è stato possibile poichè non ha avuto alcun risalto mediatico.
Soltanto qualche giorno fa,abbiamo scoperto la storia di Yassine grazie ad un utente.
Ci è subito sorta questa domanda : "Perché di questa vicenda nessuno ne ha parlato se non veramente pochissime testate giornalistiche?",
" Questo caso non meritava di  andare in televisione ?" E se così fosse: "Perché non meritava di aver voce ? "
"Perché è rivolta agli autistici l'indifferenza o agli stranieri ? ", "O ad entrambe queste categorie ?".
Come cittadini,come madri,come padri,come Associazione,seppur nata da poco,vogliamo e pretendiamo che questo caso ottenga la visibilità necessaria per far sì che la famiglia di Yassine, ottenga la giustizia che merita.
In onore dei genitori sopravvissuti e condannati ad un ergastolo di dolore a vita per la perdita di Yassine, per amore della verità, chiediamo giustizia.
Questo comunicato stampa verrà inoltrato a tutte le redazioni e testate giornalistiche nazionali. 
Con immensa tristezza per tutta questa tragedia,porgiamo a tutti i lettori l'invito ad unirsi a noi, condividendo la storia di Yassine che non ha bandiere,non ha colori,non ha nazionalità.
Perché Yassine era mio figlio,tuo figlio,nostro figlio!
La bellezza della sua diversità ,disprezzata e svilita da una società che altro non doveva se non accoglierlo e proteggerlo,chiede ed urla GIUSTIZIA. 
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