AutismoMilleOpportunità 02/03/2025 0
AUTISMO: MAMMA ENZA CHIEDE AIUTO,VIVE RECLUSA CON SUO FIGLIO SENZA ASSISTENZA TERAPEUTICA
AutismoMilleOpportunità 18/02/2025 0
L'INDIFFERENZA: IL PROGETTO DI SENSIBILIZZAZIONE,BASATO SUI PRINCIPI DELLA WARM COGNITION ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO MONTERISI, DON MILANI DI SALERNO















AutismoMilleOpportunità 28/01/2025 0
AUTISMO E BULLISMO : Presentazione libro Mago Oreste Magie Ed Incantesimi per educare alla diversità
𝐔𝐧𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐨𝐦𝐮𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭à 𝐞 𝐥’𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞!
Siamo felici di condividere un'iniziativa speciale realizzata in collaborazione con la Fondazione Cassa Rurale Battipaglia.
"A lezione dal Mago Oreste, magie, pozioni ed incantesimi per educare alla diversità" è il titolo del libro scritto da Valentina BriBre, Presidente dell'Associazione Autismo Mille Opportunità, con le illustrazioni della giovanissima Federica Pinna Kikka.
Valentina BriBre è stata protagonista dell’iniziativa “AssociazionixIdee”, fortemente voluta dal Presidente Federico Del Grosso, un progetto che promuove la partecipazione attiva e la creazione di valore sociale attraverso associazioni e realtà del terzo settore territorio.
Il libro sarà presentato il 31 gennaio alle ore 17:00 presso l'Hotel Palace (via Napoli 29, Battipaglia).
Un evento per riflettere ed educare
L’opera affronta temi fondamentali come l’autismo, il bullismo e la complessità dell’inclusione. Attraverso una fiaba pensata per i più piccoli, il libro punta a sensibilizzare ed educare alla diversità, dando voce alle sfide di chi vive esperienze di esclusione.
L’Associazione Autismo Mille Opportunità, con sede a Salerno, da anni si impegna a divulgare, formare e sostenere famiglie, giovani ed educatori nel complesso mondo dell’autismo.
Un gesto concreto di solidarietà
Il ricavato spettante all’autrice dalla vendita del libro sarà devoluto interamente all’Associazione, per sostenere progetti dedicati ai bambini autistici.
Vi aspettiamo per un momento di riflessione e condivisione su questi temi.
#Inclusione #Diversità #Autismo #FondazioneCassaRuraleBattipaglia #AssociazionixIdee
AutismoMilleOpportunità 11/11/2024 0
BULLISMO SCISCIANO : UN CONVEGNO CON LE ISTITUZIONI PER CAMBIARE IL FUTURO
Martedì 12 novembre 2024 alle ore 18 si terrà un convegno a Scisciano all'interno dell'Istituto Comprensivo Omodeo-Beethoven, sul bullismo con la presenza del Sindaco Ambrosino e dell’assessore e, delle Associazioni Bambini Simpatici e Speciali di Orta di Atella e Autismo Mille Opportunità di Salerno.
Il convegno, fortemente voluto da una mamma, Consiglia Iovine, attivista impegnata nel sociale, vede finalmente la partecipazione delle istituzioni.
Più che mai oggi è importante parlare ai ragazzi di Bullismo ma anche alle famiglie e ai docenti.
Per capire le origini di comportamenti pericolosi per altri ragazzi non dobbiamo cercare molto lontano. Le famiglie hanno una forte responsabilità sia educativa ma anche di accompagnamento alla vita dei loro figli.
Le istituzioni devono fornire aiuto e supporto culturale alle famiglie che necessitano di assistenza. E’ importante sensibilizzare ed è fondamentale che non si smetta mai di parlare di Futuro, perché parlando di Bullismo noi proviamo a cambiare il domani.
Vi aspettiamo !!
AutismoMilleOpportunità 14/10/2024 0
SCUOLE: UN NUOVO PROGETTO SOCIALE PER HALLOWEEN,NON SOLO AUTISMO.
in occasione della festa di Halloween che ormai è entrata di fatto nelle famiglie italiane, la nostra Associazione ha pensato di “sfruttare” quest’evento trasformandolo in un momento di condivisione sociale per trattare con i ragazzi temi importanti come il bullismo, la povertà, la diversità, la disabilità,la guerra ecc..
NASCITA DEL PROGETTO :
Anche se la nostra associazione si occupa prevalentemente di autismo quest’anno abbiamo ideato un progetto che abbraccia più categorie sociali.
Il progetto è nato quando il Presidente della nostra associazione ha contattato altre associazioni per partire in un progetto umanitario che prevedeva la creazione di un pozzo d’acqua in Africa.
Le associazioni a causa delle guerre che devastano i territori africani non consentono più di potersi arruolare e la Farnesina ha inserito quei luoghi nella categoria E, consigliando di evitare ogni viaggio.
Ci siamo allora chiesti quanto anche i mass media e la società fossero indifferenti a tutto ciò e da qui è poi nata l’idea del : “FANTASMA DELL’INDIFFERENZA”.
Abbiamo pensato alla figura di un FANTASMA DELL’INDIFFERENZA. Una maschera che ogni ragazzo può inventare scegliendo un tema sociale fra questi :
IL PROGETTO :
I ragazzi sceglieranno un tema fra quelli indicati e creeranno una loro maschera, ad esempio per l’ambiente potrebbero creare una rete che cattura delle bottiglie di plastica ed eseguire un elaborato dove verrà trascritta la motivazione per cui hanno scelto una determinata categoria, i problemi ad essa correlati e cosa il loro “FANTASMA DELL'INDIFFERENZA" vorrebbe poter cambiare.
La scuola deciderà se i ragazzi potranno indossare la maschera in classe oppure allegare all’elaborato una fotografia.
Ogni classe dovrà votare per eleggere la maschera più originale e l’elaborato scritto più virtuso.
Saranno consegnate dall’Associazione le targhe-premio.
Una per ogni classe.
ISTRUZIONI PER LE TARGHE:
Il progetto può essere modificato come preferite.
Potete anche opzionare soltanto di svolgere l’ elaborato oppure di non ricevere alcuna targa o, di creare una sola maschera coinvolgendo tutti i ragazzi in un unico gruppo di lavoro.
AutismoMilleOpportunità 30/03/2024 0
AUTISMO:TELECAMERE NELLE SCUOLE,TESTIMONIANZE MAMME E ASS.BAMBINI SIMPATICI&SPECIALI
Dopo la triste vicenda che ha visto protagonista un istituto in provincia di Napoli, ad Afragola, nel quale durante un incontro volto alla sensibilizzazione del pubblico sul bullismo, un bambino autistico di undici anni è stato invitato a lasciare l'aula su esplicita richiesta della dirigente scolastica, abbiamo sentito l’esigenza ed il dovere di unirci,per raccontare, attraverso le testimonianze di tanti genitori e uniti all’Associazione Bambini Simpatici e Speciali di Orta di Atella(CE) i disagi e le continue difficoltà che tutti i nostri figli vivono all’interno degli edifici scolastici.
CHIEDIAMO LE TELECAMERE IN TUTTE LE SCUOLE PER FAR CESSARE OGNI ABUSO !
L’associazione Bambini Simpatici e Speciali ,unita a noi in questa lotta,nella figura del suo presidente Michele Pisano ci testimonia quanto segue :
Mi chiamo Michele Pisano e sono padre di due ragazzi autistici e presidente dell'associazione bambini simpatici e speciali composta da ragazzi autistici,ragazzi con sindrome di down e ragazzi in carrozzina.
La vicenda che ha coinvolto la scuola di Afragola mi ha ferito profondamente poiché noi genitori,purtroppo, viviamo senza alcuna certezza di ciò che accade realmente all’interno delle classi frequentate dai nostri figli. Fortunamente,qualcuno ha recapitato alla madre del bambino di afragola il video che potete vedere qui : (https://www.la7.it/intanto/video/afragola-bimbo-autistico-allontanato-dalla-preside-durante-evento-sul-bullismo-il-video-22-03-2024-533032 ) senza il quale nessuno avrebbe potuto agire sull’accaduto.
Gli istituti scolastici sono da sempre uno dei nodi problematici che tante famiglie affrontano,non solo per episodi di abusi ,ma soprattutto per la mancanza di personale qualificato .
Persino io , nella classe del mio ultimo genito , che oggi ha 12 anni, sin dalle primarie, sono stato uno dei pochi fortunati ad avere una docente formata.
Il mio messaggio per i dirigenti scolastici :
“Esigiamo formazione ed educazione all’accoglienza e all’empatia nella gestione dei rapporti con le famiglie di chi ha bambini o ragazzi autistici o con disabilità. Invito a riflettere sull’inclusione che si verifica in misura minore rispetto all’esclusione .
Chiediamo che cessi l’omertà e che chiunque venga a conoscenza di situazioni che ledono la dignità fisica e psicologica dei nostri figli,parli.
Noi genitori dobbiamo conoscere la realtà all’interno delle scuole,VOGLIAMO LE TELECAMERE.”
TESTIMONIANZA DI ELENA:
Mi chiamo Elena Montella sono mamma di Christian,un ragazzo autistico di 9 anni di Marano di Napoli, dopo varie vicissitudini con le istituzioni scolastiche, ritengo sia fondamentale avere nelle nostre classi,docenti , assistenti e educatori specializzati per l'autismo.
Anche io sono favorevole alle telecamere perché ritengo possano fornire una maggior tutela,visti i casi di cronaca sempre in aumento sugli abusi intra-scolastici.
Le aule dei plessi italiani,inoltre,non hanno laboratori sensoriali, luogo che potrebbe aiutare a diminuire i comportamenti problematici, qualora essi si verificassero,dei nostri bambini.
Vorrei evidenziare anche quanto sia per noi fondamentale l'organizzazione degli eventi e delle gite esterne organizzate dalle scuole,che dovrebbero garantire l’inclusione e dovrebbero consentire anche ai nostri figli di partecipare.
Un altro increscioso problema,che colgo l’occasione per esporre riguarda i terapisti e gli educatori esterni all'istituzione scolastica che noi genitori paghiamo personalmente e privatamente.
Infatti, sono costretta a pagare personale esterno per avere una programmazione per mio figlio per poter aiutare i docenti alla comprensione di alcune dinamiche relazionali . Ritengo che ciò debba essere a carico dello Stato,organo che deve poter garantire questo diritto a tutti, anche a chi non può permettersi di pagare un operatore esterno privatamente.
TESTIMONIANZA DI GIULIA :
Mio figlio frequenta la seconda elementare e da pochi giorni ho scoperto che le terapiste e l'insegnante di sostegno chiacchieravano invece di occuparsi del mio bambino, di fatto lasciato solo e abbandonato ad una compagnia: una pallina che gli avevano lasciato per fargliela lanciare per ore ed ore.
Credevo che mio figlio a scuola praticasse il metodo ABA,invece tornava a casa sempre più nervoso,a tal punto da mettere in atto comportamenti mai emessi prima: lancio di occhiali,forchette,gomme,coperte…
Ho insegnato io al bambino a leggere, a scrivere, a fare le addizioni e le sottrazioni, con me impara poesie che , puntualmente, scopro che solo a lui non vengono assegnate,grazie alle foto che vengono pubblicate sul gruppo delle mamme.
Ho chiesto più volte di dare a mio figlio le schede che vengono date agli altri bambini ma niente, lo fanno per pochi giorni poi non gli danno più nulla!
Recentemente gli ho insegnato il verbo essere e il verbo avere e l'insegnante neanche ne è a conoscenza!
Le ho chiesto di non dargli più la pallina perché stanno rinforzando un comportamento molto dannoso per lui e per la famiglia ma sono stata attaccata e criticata anche dalle insegnanti curricolari... rispondendomi che non saprebbero come “mantenerlo” così ho iniziato a riprendere mio figlio mentre fa i compiti per dimostrare che con me è un altro bambino!
Aggiungo che,secondo loro,noi mamme di bambini autistici siamo “ malate patologiche” perché non vogliamo accettare la diversità dei nostri bambini.
Quindi, secondo loro,avrei dovuto fare questo semplice e veloce ragionamento: mio figlio è un cretino, che l'insegnante di sostegno se lo porti pure in giro per i corridoi tutto il tempo mentre chiacchiera con le colleghe sorseggiando un caldo caffettuccio!
La maestra di italiano ha anche aggiunto ,ad alta voce davanti a tutti i bambini presenti,che la scuola dovrebbe chiamare gli assistenti sociali per mio figlio ..
SONO STANCA…
TESTIMONIANZA DI IMMACOLATA:
Mi chiamo Immacolata Testa, sono mamma di Salvatore un bimbo 9 anni con diagnosi di disturbo dello spettro di autistico che frequenta la quarta elementare.
La nostra vicenda è gravissima ,ed è per amore della verità che voglio renderla nota al pubblico :
“Era una giornata come tante altre,nel susseguirsi della nostra routine quando, ritirando mio figlio da scuola,sul suo volto osservo un enorme livido sull’occhio. Dopo la corsa in ospedale,mi sono rivolta ai carabinieri e ho denunciato l’istituto frequentato dal mio piccolo Salvatore.
Non una parola di scuse o di affetto è stata a noi rivolta,mi chiedo , quasi retoricamente, se riservano lo stesso trattamento anche ai loro figli o se la scuola sia il luogo nel quale sfogare le proprie frustrazioni. Credevo che i bambini come i nostri potessero essere accolti e mai avrei immaginato di ritrovarmi accanto un figlio con un “occhio nero”.
Credo ancora nella giustizia e lotterò fino all’ultimo giorno della mia vita.
Telecamere in classe,obbligatorie!
TESTIMONIANZA DI MILENA :
Sono Milena, mamma di un bambino autistico di 13 anni che attualmente è in istruzione parentale. Questa scelta è scaturita principalmente dopo aver avuto una discontinuità nell'assegnazione della figura del sostegno, (sono state cambiate 9 insegnanti tra materna e primaria), che non consentiva al mio bambino di progredire.
Ho perso fiducia nelle istituzioni quando mi hanno detto che mio figlio,come tanti che hanno la stessa diagnosi,disturba la classe perché emette suoni o gridolii e che noi genitori usiamo la “scuola come un parcheggio”.
Tutto questo non è accettabile!
I nostri figli dovrebbero essere accolti e protetti e non considerati gli ultimi o figli di un Dio minore!
Chiediamo controlli nelle scuole e la formazione mirata di tutti i docenti, non solo quelli assegnati al sostegno.
Un TFA non può bastare per essere affiancati ad un bambino con difficoltà!
Ci vorrebbero almeno 2 anni di tirocinio uniti ad una valutazione psicologica delle future insegnanti.
Una scuola del merito insomma, basata sulla formazione e non esclusivamente sui titoli, che ,tra l’altro,dovrebbero essere specifici per ogni tipo di disabilità!
TESTIMONIANZA VANESSA:
Mi chiamo Vanessa mamma di P., un bambino con autismo di 10 anni.
Tra gli anni passati alla scuola dell'infanzia e quelli alla primaria, abbiamo avuto 6 insegnanti di sostegno e 5 educatori scolastici diversi.
La mancanza di continuità delle figure scolastiche ha sempre messo mio figlio in una condizione di disagio e di svantaggio enorme. Ogni volta che mio figlio riusciva a legarsi ad una figura ,questa a settembre veniva puntualmente cambiata, facendolo soffrire e mettendolo nella situazione di ricominciare un nuovo rapporto che non sempre poi,è stato roseo.
Da settembre a dicembre il tempo in classe veniva utilizzato per conoscerlo,il programma così,non poteva essere svolto subito. Pertanto,il lavoro effettuato in precedenza andava perso, danneggiando,di fatto, mio figlio.
Sono inoltre,davvero molto delusa da come viene gestita l'assegnazione degli educatori dei vari ambiti territoriali che si nascondono “dietro un dito” asserendo che “ devono garantire il servizio, non la continuità dell'educatore", o ancor peggio mi son sentita dire " eh ma allora...se non c'è continuità dell' insegnante la vuole dell'educatore" ...faccio un appello : "Almeno voi che potete (perché l'assegnazione non dipende da graduatorie e ministeri) fatelo!
Invece …inizia una guerra tra poveri dove a rimetterci son solo i bambini!
Addirittura è accaduto che l'educatrice ha rinunciato al caso di mio figlio senza neanche avvisarci!
La maggior parte degli insegnanti di sostegno che conosco desiderano insegnare sulla cattedra comune, non sul sostegno! Motivo per cui molti di loro non lo fanno per passione ma per raggiungere un'altra posizione lavorativa.
Tra i tanti che abbiamo conosciuto non posso fare di “tutt'erba un fascio” ma molti non sono affatto empatici. Ogni insegnante dovrebbe esserlo, figuriamoci un docente di sostegno. Come mamma chiedo più preparazione, formazione continua garantita dagli istituti scolastici stessi e più flessibilità nel fare entrare esperti esterni alla scuola. So benissimo che a scuola si fa didattica e non terapia, tuttavia le conquiste avvenute in terapia possono essere integrate attraverso l’aiuto scolastico quotidiano. Infine, chiedo di investire su progetti che mirano al benessere degli alunni disabili e alla loro inclusione scolastica. È importante spostare l'asticella su quanto imparano i compagni di classe ad avere un compagno diversamente abile con loro. Hanno la possibilità di arricchirsi, di essere una comunità nonostante le differenze, sperimentare solidarietà e tolleranza crescendo insieme.
TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA CHE DESIDERA RIMANERE ANONIMA:
Sono madre di una bambina che frequenta l'istituto di Afragola oggetto in questi ultimi giorni di attenzione da parte dell'opinione pubblica.
Durante la frequentazione scolastica di mia figlia spesso si sono verificati problemi, dall’organizzazione delle attività ai permessi di uscita.
Pochi giorni fa mi hanno chiesto di apporre la mia firma per una petizione a favore della preside. Non ho firmato .
“Se fosse accaduto al loro bambino ?”
TESTIMONIANZA ANONIMA:
Sono la mamma di un bambino autistico che frequenta la scuola secondaria di primo grado. Durante l’orario scolastico è stato richiesto dal dirigente l’intervento della signora X (assistente materiale non assegnato ufficialmente allo studente), in quanto il ragazzo presentava segni di agitazione, dai precursori non noti, e non vi era personale specializzato su sostegno a disposizione. Il docente di sostegno previsto era legittimamente assente. La signora X ha ritenuto opportuno intervenire effettuando un contenimento fisico non autorizzato, scatenando come conseguenza la difesa fisica da parte del bambino. Inoltre, non essendo preparata professionalmente, per gestire la situazione, ha iniziato a rivolgersi al ragazzino con frasi offensive. Si cita testualmente: “ Sei un bambino cattivissimo”, “ Sei uno scostumato”, “ Per colpa tua, i tuoi compagni non riescono a fare lezione”, “ Non voglio andare a casa con i lividi per colpa tua”. Tutto ciò urlando con toni aggressivi, ignorando che un approccio con un bambino autistico (ma ovviamente con qualunque bambino), può portare a conseguenze emotive importanti che richiedono uno specifico intervento specialistico per poter essere ripristinate. Sono venuta a conoscenza dei fatti in questo modo: i compagni di classe hanno riferito questi episodi alle loro mamme che si sono poi confrontate con noi, in quanto tutta la classe è frequentata dagli stessi bambini che c’erano sin dal primo anno della primaria.
I compagni hanno molta consapevolezza circa la diagnosi del loro Amico e per questo lo rispettano e sono molto empatici nei suoi riguardi. Dal confronto è emerso il comportamento della signora X, che successivamente è stata invitata ad allontanarsi dalla classe dalla professoressa che faceva lezione al momento.Le altre professoresse, lo hanno amorevolmente tranquillizzato mentre lui continuava a ripetere singhiozzando: “ Io sono stato cattivo, io sono stato scostumato”.
Il giorno successivo ai fatti, al momento dell’ingresso a scuola, i compagni hanno raggiunto mio figlio nel parcheggio mentre scendeva dalla mia auto e in sua presenza lo hanno abbracciato e consolato esclamando testualmente le seguenti frasi: “ Non dare retta a X, tu non sei cattivo”, “ E’ lei la cattiva, tu non ci disturbi mai”, “Ma ti fa ancora male?”, “Pensavo che oggi non saresti venuto a scuola”, “ Non sei scostumato, noi ti vogliamo bene”, “ Speriamo che X non viene più in classe nostra”.
Il giorno successivo, in occasione di un confronto in presenza con la responsabile d’istituto, un altro docente e la signora X, chiedo a quest’ultima di assumersi la responsabilità dell’accaduto e di scusarsi. La signora X si rifiuta. La responsabile, consapevole dell’accaduto la invita più volte ad accogliere questo approccio di mediazione con noi familiari ma lei sceglie di assumere un atteggiamento derisorio e arrogante, davvero irrispettoso, rispetto alla richiesta di scusarsi. Fallito il tentativo di risoluzione bonaria, sceglgo di prendere altri provvedimenti. Tramite il nostro avvocato, inviamo delle PEC esplicative dell’evento agli organi competenti ma soprattutto alla società che si occupa di fornire alle scuole questo tipo di figura professionale. Il dirigente scolastico ci ha poi informato di aver immediatamente provveduto ad inviare al responsabile della suddetta società formale richiesta di allontanamento e sostituzione di questa persona ricevendo le più ampie garanzie in merito all’accoglimento della richiesta e all’apertura di un procedimento disciplinare. Successivamente, anche il responsabile di tale società mi ha espresso di assicurare la massima vigilanza sulla modalità di erogazione del servizio affinché non si ripetano più episodi di questo tipo, esprimendo solidarietà al bambino e a tutti noi.
Se gli altri bambini non avessero raccontato l’accaduto,non ne sarei venuta a conoscenza e la Signora X avrebbe continuato ad agire indisturbata.
VOGLIO LE TELECAMERE NELLE SCUOLE !
AutismoMilleOpportunità 27/03/2024 0
AUTISMO SALERNO :L'istituto comprensivo Don Milani partecipa al Progetto Autismo in Rima
Il 2 aprile si svolge la giornata sulla consapevolezza dell'autismo , la necessità di informare su questa tematica è così prioritaria, complice anche l'aumento dei casi, che qui a Salerno durerà un'intera settimana.
La nostra associazione ha creato il progetto:”Autismo in rima” (titolo suggerito dalla docente Maria Antonietta Della Valle), stilato dal nostro team nelle persone delle dott.sse Alessandra Borghese ,logopedista ed Annalisa Torturici, psicologa.
La cronaca ultimamente ci ha riportato casi ove le istituzioni scolastiche non sono riuscite a tutelare il mondo delicato dell'autismo.Oggi però, vogliamo raccontare della buona scuola, della scuola che accoglie, della scuola che si impegna e ci aiuta a formare le nuove generazioni.
L’istituto Don Milani di Salerno accogliendo il nostro progetto ha abbandonato il blu utilizzato nella giornata dedicata all'autismo, inserendo nella locandina il logo da noi suggerito e scelto dalla comunità autistica. Un chiaro segnale di unione e di rispetto.
Nell’istituto il personale è esperto e formato sull'autismo e condurrà il progetto : “Autismo in rima” per un'intera settimana.
Tutti i docenti accompagneranno i ragazzi in questa favolosa scoperta di una diversità che alcuni vivono già in classe ma che non sempre viene compresa da bambini in così tenera età.
Non possiamo che ringraziare la scuola Don Milani per aver aderito e per aver aperto le sue porte,non solo quelle fisiche ma anche quelle metaforiche su un futuro in cui impareremo a convivere accettando ogni diversità.
AutismoMilleOpportunità 23/03/2024 0
AUTISMO : LO ZAINO ABBANDONATO storia fantastica scritta da una mamma
Lo Zaino abbandonato
Percorrendo la strada di ritorno da scuola, tra i giardini che costeggiano il viale di casa, Simone e Luca scorgono qualcosa a terra sul marciapiede; incuriositi, si avvicinano e notano un oggetto colorato che fa capolino da dietro una panchina del grande viale alberato e scoprono che dietro a un cespuglio c'è qualcosa che sembra essere uno zaino. Simone lo afferra e senza esitare lo appoggia sulla panca per ispezionarlo.
D'un tratto sentono una voce venire da lontano, ma ascoltando meglio, si rendono conto che la voce proviene proprio dall'interno dello zaino.
Ehi ragazzino, fai piano, potresti strapparmi le giunture con questa forza, sai, sono qui all'intemperia da diverso tempo.
I due amici si guardano attoniti e increduli. Alzando le spalle e con volto meravigliato, Luca si rivolge all'amico:
ma hai sentito anche tu Simone? Lo zaino ha parlato?
Si, si...ha proprio parlato, ma com'è possibile? E manco a dirlo, la voce si ripete:
Si, si sono io che parlo, non abbiate paura, sono innoquo.
Ho bisogno del vostro aiuto, vi prego aiutatemi, aiutatemi...
I due ragazzi guardandosi, sorridono ancora increduli e gli chiedono di cosa avesse bisogno. Dicci pure zaino, esclama Simone; siamo qui, parla.
Avrei un desiderio, vorrei che mi portaste dal mio proprietario...lui ha dovuto abbandonarmi e io qui dentro ho delle cose importanti che gli potrebbero servire.
Davvero! Esclama Luca. E come mai ti ha lasciato qui?
Adesso vi spiego meglio amici miei: ribatte lo zaino.
Purtroppo qualcuno lo ha deluso e allora si è convinto che non ha più bisogno di me.
Lui è un proprietario molto speciale, non sa parlare bene, ma sorride sempre ed è tanto affettuoso.
Tutti dicono che vive in una bolla, che però hanno creato gli altri perchè non lo capiscono. Non tutti ci riescono!
Fa di tutto per farsi amare, ma in tanti non sanno leggergli nel cuore. Io qui dentro porto le istruzioni per chi vuole amarlo ed accorglierlo, per farlo sentire uguale agli altri.
Mi manca tanto, ma proprio tanto!
Simone e Luca commossi gli chiedono il nome di questo proprietario così speciale.
Lo zaino semplicemente risponde:
E' nello sguardo sfuggente di un bambino, nei suoi goffi e teneri abbracci, nelle sue stranezze, nelle sue paure e difficoltà, cercatelo fortemente e apritegli i vostri cuori, abbracciatelo con amore, a lui basta una carezza, un sorriso tenero e sincero, poi prendetelo per mano e accompagnatelo nel mondo.
Lui si chiama AUTISMO e non abbiate paura, non è contagioso.
AutismoMilleOpportunità 11/03/2024 0
L'AUTISMO SPIEGATO AI BAMBINI DALLA DOTT.SSA TURTURICI
La nostra Associazione ha creato in occasione della settimana sulla consapevolezza dell'autismo,indetta dal Comune di Salerno dal 2 al 9 aprile 2024 ,un progetto dedicato e rivolto alle scuole primarie : "AUTISMO IN RIMA".
In classe sarà proiettato un filmato nel quale i ragazzi autistici spiegheranno "Cos'è l'autismo" (chi meglio di questi ragazzi conosce l'autismo ?) verrà narrata la storia di questa giornata dedicata all'autismo ed infine, leggeranno in classe una poesia.
Seguirà poi, il laboratorio creativo poetico a cui gli alunni parteciperanno in piccoli gruppi.
Data l'età e la curiosità insita nei bambini, il nostro team ha fornito un vademecum,una possibile guida orientativa volta a rispondere a domande e dubbi.
Riportiamo fedelmente il testo presente nel progetto creato dalla Dott.ssa ANNALISA TURTURICI
CHE COS’E’ L’AUTISMO SPIEGATO AI BAMBINI :
“Quello che devi sapere sul comportamento di un/a bambino/a autistico/a.”
Di Annalisa Turturici
Ci sono alcuni bambini che si comportano in modi diversi dagli altri. Questi bambini potrebbero essere autistici. Ma cosa vuol dire essere autistici?
Immagina di avere una macchina speciale nel tuo cervello che ti aiuta a capire il mondo.
Per alcuni bambini, questa macchina funziona un po’ diversamente. Per esempio,potrebbero non piacergli i rumori forti o le luci brillanti. Altri potrebbero avere difficoltà a
capire cosa stanno pensando le persone o a parlare con loro.
Quindi, i bambini autistici potrebbero:
- Non amare troppo il contatto fisico o gli abbracci.
- Preferire avere routine precise e non piacergli i cambiamenti improvvisi.
- Fissarsi su certi argomenti o interessi, come treni o dinosauri.
- Avere difficoltà a comunicare con le parole o a capire gli sguardi delle persone.
- Essere molto bravi in alcune cose, come disegnare o ricordare tante informazioni.
Questi comportamenti accadono perché il cervello dei bambini autistici funziona in modo diverso. Non è qualcosa di cattivo o sbagliato, è solo diverso. Ecco perché è importante essere gentili e comprensivi verso i bambini autistici, così come con tutti gli altri. Possono avere talenti speciali e insegnarci molte cose interessanti!
Annalisa Turturici, Psicologa.
AutismoMilleOpportunità 11/03/2024 0
L'AUTISMO SPIEGATO AI BAMBINI DALLA DOTT.SSA BORGHESE
La nostra Associazione ha creato in occasione della settimana sulla consapevolezza dell'autismo,indetta dal Comune di Salerno dal 2 al 9 aprile 2024 ,un progetto dedicato e rivolto alle scuole primarie : "AUTISMO IN RIMA".
In classe sarà proiettato un filmato nel quale i ragazzi autistici spiegheranno "Cos'è l'autismo" (chi meglio di questi ragazzi conosce l'autismo ?) verrà narrata la storia di questa giornata dedicata all'autismo ed infine, leggeranno in classe una poesia.
Seguirà poi, il laboratorio creativo poetico a cui gli alunni parteciperanno in piccoli gruppi.
Data l'età e la curiosità insita nei bambini, il nostro team ha fornito un vademecum,una possibile guida orientativa volta a rispondere a domande e dubbi.
Riportiamo fedelmente il testo redatto dalla Dott.ssa Borghese che accompagna il nostro progetto.
“Imparo a comprendere”
di Alessandra Borghese.
Cara mamma oggi ho imparato a comprendere che…
Nella mia classe non siamo tutti uguali, per fortuna non ci sono “tali e quali…”.
Imparo ad accettare e a non condannare, colui che non si sofferma negli occhi a guardare.
È vero, il mio compagno con le braccia vuol volare, ma se è attento sa ascoltare. Ogni tanto cammina sulle punte dei piedi, ma si ferma e ti guarda… se glielo chiedi.
Può capitare di sentirlo gridare, ma non per questo non vuole parlare. E se non parla comunque sorride, talvolta piange, e subito ride.
Ho capito, mamma, che se picchia non vuole ferire: forse ha fame, è triste, o vuole dormire.
Ho compreso, papà, che tendergli la mano può salvarlo dal fastidio di tanto baccano. E se i rumori non gli piacciono o son troppi forti, mette le mani alle orecchie come a coprirsi dai botti.
Ma se subito gli prendi le mani,
i suoi occhi parlano e dicono:
“ti prego, rimani”.
Sentiamo troppo spesso parlare di Autismo, ma conoscerlo ci ha permesso di “leggerlo”. Siamo bambini che non capiscono, ma che se vogliono… approfondiscono.
Ora so, maestra, che grazie a te ho imparato:
Che gli occhi che sfuggono posso guardare
Che le mani che volano possono disegnare
Che le grida che emergono possono parlare
E che l’amicizia… può aiutare.
Ma se io mi ritiro e non aiuto nessuno, “chi si isola” sono io…
se mi nego ad ognuno.
Alessandra Borghese, Logopedista.